Ognuno di noi ha un particolare rapporto col sonno. Chi fa fatica a svegliarsi e chi a prendere sonno. Chi pur dopo una lunga notte di sonno continua a sentirsi stanco e chi invece dopo aver dormito poche ore si trova nel letto con gli occhi sbarrati. Chi invece è più reattivo la mattina e chi al crepuscolo.
Un rapporto unico. Ciò che invece accomuna tutti è l’importanza che lo stesso ha nelle nostre vite. Esso è un rimedio naturale per la cura di qualsiasi patologia o un semplice toccasana.
Per la cura di alcune malattie invece è indispensabile.
Il sonno altro non è che un riposo vissuto in una forma più radicale e regolare. Riposare aiuta il funzionamento del cervello e quindi migliora la lucidità e l’umore. Elimina le tossine e svolge così un’azione depurativa del nostro organismo. Con le attività metaboliche rallentate e l’attività cerebrale più “libera” dalle incombenze della veglia, anche l’attività cellulare si concentra maggiormente su se stessa e sulla sua propria rigenerazione e riparazione.
Questo accade ad esempio ai muscoli che, mentre dormiamo, si rilassano e hanno modo di rigenerarsi riparando le microlesioni che le attività della giornata hanno comportato; o anche alla pelle.
Non solo. Il sonno serve per riorganizzare e consolidare la memoria. Il cervello infatti approfitta della “pausa” notturna per rielaborare ciò che ci è successo durante la giornata.
Indicativamente un individuo adulto deve dormire tra le 7 e le 8 ore, anche se per alcune persone sono necessarie 9–10 ore piene di sonno e ad altre ne bastano 5-6. In ogni caso, la quantità di sonno adeguata per ciascuno è quella che consente di svegliarsi riposati e attivi, con un buon tono umore, pronti per affrontare in modo produttivo la giornata che si ha davanti.
Importante è quindi monitorare gli aspetti che riguardano la qualità del nostro sonno al fine di proteggere il proprio benessere e poter dire buonanotte alle preoccupazioni.
Per farlo al meglio è bene seguire alcuni semplici consigli:
1) Non utilizzare il letto per lavorare
Dedica il letto a sole attività riposanti e piacevoli ed evita di utilizzarlo per lavorare, questo ti potrà aiutare a non incorrere in sgraditi pensieri disturbanti prima di addormentarti.
2) Prenditi cura della tua camera da letto
In che modo? La stanza non deve essere rumorosa e troppo illuminata, ma fresca e con il letto sempre pulito e rifatto. Non solo il materasso, ma anche un uso corretto dei cuscini posso aiutare: per esempio un cuscino tra le ginocchia o uno dietro la vita possono aiutare ad assumere una posizione confortevole.
3) Vai a letto e svegliati alla stessa ora
E’ importante avere una regolare routine che scandisca le attività quotidiane tra ore lavorative, pasti, attività fisica e sonno. La regolarità e l’abitudine aiutano il corpo a capire quando è il momento giusto per spegnere i motori e rilassarsi, è bene quindi cercare di coricarsi e svegliarsi ad orari costanti.
4) Non mangiare prima di andare a dormire
La digestione attiverebbe il metabolismo in maniera eccessiva.
5) Evita di fumare prima di coricarti
La nicotina ha un effetto stimolante: aumenta leggermente il battito cardiaco e la pressione arteriosa.
6) Racconta la verità il più possibile
Tutto ciò che trattieni durante la giornata, si ripercuote su di te durante le ore del sonno. Infatti capita sempre più spesso di rimuginare di notte su quello che è accaduto durante la giornata, togliendoti il sonno. Cerca quindi di liberarti, di svuotare la mente e di “donarti” alle braccia di Morfeo.
7) Cambia materasso
Non sempre un nuovo materasso, che sia a molle, in lattice o Memory Foam, può garantire un sonno migliore. Oggi infatti sul mercato ci sono molti tipi di materassi, prodotti con materiali differenti e con diversi gradi di rigidità. Non esiste però un tipo di materasso che sia migliore di un altro, quindi la scelta va fatta in base ad alcuni parametri. E’ indispensabile infatti affidarsi ad un professionista che potrà dare i giusti consigli ad personam, scegliendo il materasso adatto in base a peso corporeo, statura, posizione del sonno preferita, temperatura ambientale, eventuali problematiche di natura muscolo-scheletrica, abitudini e comfort generale. In caso contrario, si potrebbe ottenere l’effetto inverso. Cioè scegliere un materasso non adatto e influenzare in maniera negativa la qualità del nostro sonno.